Silvia Magnaldi - Specialista in Radiologia - Blog di Medicina, Attualità e Sport

Ho conosciuto Maria Accardi, ottima collega e donna intelligente e spiritosa, ad un corso, nel 2015, e da allora ci siamo tenute costantemente in contatto.

Poco dopo il corso si è autodiagnosticata una grave malattia, che l’ha costretta ad affrontare plurimi interventi e terapie, cosa che ha fatto con consapevolezza e serenità, tornando più volte al lavoro che amava, il nostro.

Quando a luglio di quest’anno ha scoperto che la malattia si era ripresentata e che non c’erano più possibilità terapeutiche, si è goduta l’estate, gli amici, i parenti, ha perfino ripreso a lavorare e poi si è ricoverata all’Hospice dell’Ospedale Civico di Palermo.

In tutto il percorso Maria non ha mai perso ottimismo e coraggio, e fino all’ultimo ha continuato ad incontrare gli amici, parlare con i colleghi ed interessarsi alle numerose attività degli Hospice, disponendo del “prima e del dopo” con grande lucidità e determinazione.

Ho promesso a Maria di occuparmi della realtà degli Hospice, e lo farò iniziando con una intervista al Medico curante che adorava, il Dr. Giovanni Farro.

Per il momento voglio solo ricordarla con affetto e nostalgia.

L’amico Filippo l’ha immaginata così, come una regina che governa un mondo incantato “dall’alto del suo letto”.

Ciao, Maria!

Dall’alto del mio letto (di Filippo Barbiera)

Cu dormi nun pigghia pisci dici un dettu pupulari
Vistu dall’omu … ma a lu pisci ci vulemu pinzari?
Si tutti durmissimu, quanti pisci ci fussiru a mari
Liberi di viviri e natari, curriri nell’acqua e scialacquari?!?
Accussì era all’iniziu di lu munnu
Quannu l’acqua era assai e firriava ntunnu
un pizzuddu nicu di terra asciugata
chi vidia acqua da ogni latata
A ddu tempu lu pisci cummanava la terra
Era un regno forti in paci e senza guerra
Anchi picchi la regina chi li guvirnava
Avia un’arma forti chi spessu adoperava
Ni lu so castellu misu a centru di lu mari
Avia un lettu autu autu pi putiri sempri taliari
tutti li so sudditi granni e piccini
si eranu in paci o cuminavanu casini
e quannu capia chi un c’era cchiu nenti di fari
Niscia l’arma segreta e tutti l’avianu a rispettari
“Dall’alto del mio letto vi cumannu di dormiri a sonnu chinu”
A tutti li pisci e … finia lu casinu
Li sciarri fra li nichi e li granni, li cchiù forti e li cchiù minuti
Chiddi chi stavanu cchiù campu e chiddi cchiù funnuti
chi pi arrivati a la superfici di lu mari
avianu a fari uri e uri di natari!!
Tuttu taceva e dopu stu gran sonnu
Tutti si svegliavanu ed era tuttu n’autru munnu
Tutti freschi, felici e arripusati
Tornava tuttu a posto erano tutti nnamurati
A si ci fussi sta magia puru pi l’omu!!
Nu beddu sonnu e torna galantuomu
Appena vidi sciarri, guerre e caristia
malesseri, povertà e malatia
Un bello sonnu pi tutta l’umanità
Na simanata, pensu, o forsi la metà
Tornassimu tutti belli frischi e riposati
E pinsassimu a tutti li minchiati
Chi voliamu fari la simana passata
Ma pi fortuna canciamu pinzata
E in tuttu questu lu pisci di lu mari???
È ancora dda, picchì un ci amu iutu a piscari!

Chi dorme non piglia pesci dice un detto popolare
Visto dall’uomo ma …. al pesce ci vogliamo pensare?
Se tutti dormissimo quanti pesci ci sarebbero a mare
Liberi di vivere e nuotare, correre nell’acqua e scialacquare?
Così era all’inizio del mondo
Quando l’acqua era assai e girava intorno
a un pezzetto piccolo di terra asciugata
che vedeva acqua da ogni lato.
A quel tempo i pesci comandavano la terra
era un regno forte in pace e senza guerra
anche perchè la regina che li governava
aveva un’arma forte che spesso adoperava.
Nel suo castello messo a centro del mare
aveva un letto alto alto per potere sempre guardare
tutti i suoi sudditi grandi e piccini
se erano in pace o se combinavano casini
e quanto capiva che non c’era più niente da fare
usciva l’arma segreta e tutti la dovevano rispettare:
“Dall’alto del mio letto vi comando di dormire a sonno pieno!
a tutti i pesci e… finiva il casino
Le liti fra i piccoli e i grandi, i più grossi e i più minuti
quelli che stavano più sopra e quelle che stavano più a fondo
che per potere arrivare alla superficie del mare
dovevano fare ore e ore di nuotare!
Tutto taceva e dopo questo gran sonno
tutti si svegliavano ed era un altro mondo
tutti freschi, felici e riposati
tornava tutto a posto, erano tutti innamurati!
A se ci fosse questa magia pure per l’uomo!!
Un bel sonno e torna galantuomo
Appena vede liti, guerre e carestia
Malessere, povertà e malattia
Un bel sonno per tutta l’umanità
una settimana, penso, o forse la metà
Ritorneremmo tutti belli freschi e riposati
e penseremmo a tutte le minchiate
che volevamo fare la settimana passata
ma per fortuna abbiamo cambiato pensata.
E in tutto questo il pesce del mare?
È ancora là perché … non ci siamo andati a pescare!!

6 Commenti

  1. paola

    grazie mille Silvia del dolce ricordo della nostra cara Maria .

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  2. filippo barbiera

    Grazie Silvia … Maria sarebbe stata molto felice !!!
    Ci guarda e ci guida sempre dall’alto del suo …. cielo

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  3. Giuseppe Accardi

    Grazie dottoressa Magnaldi e grazie dottor Barbiera. Ho provveduto anche a far visionare il Vostro articolo ai miei anziani genitori e anche da parte loro Vi giunga un abbraccio e un grazie per questo apprezzabile ed encomiabile ricordo di mia sorella Maria.

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  4. sandra la rosa

    Maria era la regina del mare..Lei illuminava il mare e rendeva i pesci ancora più belli e colorati. Senza di Lei ci ritroviamo nell’abisso di un mare senza pesci..triste e desolato! Aspettiamo comunque che Lei dall’alto continui a regnare, perchè sicuramente diventerà la regina dei cieli più azzurri e più belli ed anche gli angeli si disporranno accanto a Lei attenendosi ai suoi comandi.. perchè la riterranno un Essere superiore!
    Grazie Maria per averci dato il piacere di averti con noi in questi anni perchè ci hai dato ricchezza, concretezza e ci hai reso sicuri e più forti del nostro sapere.

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  5. Pinuccia Bongioví

    Chi ha conosciuto Maria la porterà sempre nel cuore, lei continua a vivere con noi che le abbiamo voluto bene.
    Tutte le volte che un luogo, una circostanza, un cibo, una battuta, una risata, un caso clinico difficile e complicato… ci ricorderanno lei, i suoi occhi espressivi, il suo tono pacato ma allo stesso tempo deciso, tutto questo continuerà a farla vivere con noi.
    Grazie Maria.

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  6. Antonella

    Sono stata fortunata ad averla incontrata un esempio di professionalità e umanità. Maria è stata un’amica leale sempre pronta ad aiutare tutti. Mi mancherà…ma resterà sempre nel cuore e nella mente di quanti l ‘hanno conosciuta. Ciao Maria

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