Silvia Magnaldi - Specialista in Radiologia - Blog di Medicina, Attualità e Sport

L’alterazione prevalente è costituita da minute opacità rotondeggianti (micronoduli se <3 mm, macronoduli tra 3 mm e 1 cm) che tendono ad assumere posizioni definite nel contesto del lobulo secondario rispetto alle limitanti del LPS e pleuriche. Si manifestano con pattern nodulare diverse malattie granulomatose che nascono nel polmone, ma anche quelle che vi giungono sia per via ematogena, arrestandosi nei piccoli vasi e accrescendosi poi in maniera concentrica, che per via linfatica, depositandosi nei setti interlobulari e nel connettivo peribroncovascolare, e per via broncogena, quando la reazione si sviluppa limitatamente alle zone limitrofe al bronchiolo centrolobulare.

Quindi, in una schematizzazione pratica, ma che varia in rapporto  alla presenza di segni associati e alla storia del paziente, possiamo classificare i noduli in base a quanto detto come:

  • noduli a distribuzione perilnfatica
  • noduli a distribuzione miliare
  • noduli a distribuzione centrolobulare

Un suggerimento pratico e ormai consolidato è quello di effettuare ricostruzioni MPR (che aiutano nel valutare la distribuzione anatomica delle lesioni interstiziali, di qualsiasi pattern esse siano) e, nel caso della ricerca di noduli, anche le ricostruzioni MIP (immagini).

Ricostruzione MIP

  1. NODULI A DISTRIBUZIONE PERILNFATICA

Noduli netti a densità elevata e omogenea che tendono a prevalere nell’interstizio sub pleurico, lungo le margino-costali,  le scissure, nei setti interlobulari e nel connettivo peribroncovascolare

Le alterazioni presentano più spesso una distribuzione spaziale a chiazze inframmezzate da zone di parenchima normale. 

Questi noduli sono tipici delle malattie che diffondono lungo le vie linfatiche

  • sarcoidosi (immagine)
  • silicosi
  • (linfangite carcinomatosa, dove prevale il pattern reticolare liscio)
  1. NODULI A DISTRIBUZIONE MILIARE

Noduli netti a densità elevata e omogenea che tendono a prevalere  nell’interstizio subpleurico  lungo le marginocostali e le  scissure, ma con distribuzione diffusa e uniforme in relazione alla struttura del LPS , spesso in rapporto con i vasi (feeding vessel sign)

Le alterazioni presentano più spesso una distribuzione spaziale diffusa in tutto il parenchima

Questi noduli sono più comuni in malattie che si diffondono per via ematogena

  • TB miliare (immagine)
  • metastasi ematogene
  1. NODULI A DISTRIBUZIONE CENTROLOBULARE
    1. a margini sfumati
    2. a margini netti
  1. noduli centro lobulari a MARGINI SFUMATI

Noduli (5-10 mm) a margini sfumati e a bassa densità che tendono a prevalere all’interno del LPS, negli spazi aerei peribronchiolari, risparmiando le superfici pleuriche e i setti interlobulari .

Le alterazioni presentano una distribuzione spaziale variabile a seconda della malattia (diffusa o a chiazze).

Questi noduli sono comuni in:

  • processi infiammatori
  • neoplasie (adenoca)
  • polmonite da ipersensibilita’
  • RB / RB-ILD (immagine)
  • OP
  1. noduli centro lobulari a MARGINI NETTI

Noduli (5-10 mm) a margini netti e alta densità che tendono a prevalere all’interno del LPS, negli spazi aerei peribronchiolari, con risparmio delle superfici pleuriche e dei setti interlobulari . Rappresentano la manifestazione TC di bronchioli dilatati e ripieni di muco e di solito sono collegati a immagini lineari con il risultatto di ricordare l’immagine di “albero con gemme”  (tree in bud )

Le alterazioni presentano una distribuzione  spaziale variabile a seconda della malattia (diffusa o a chiazze).

Questi noduli  sono determinati da  processi infiammatori delle vie aeree :

  • diffusione endobronchiale di TBC
  • fibrosi cistica
  • bronchiettasie
  • bronchioliti (immagine)

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